IL GIOCO PERFETTO PER IL GATTO
Come scegliere il giochino perfetto per il nostro gatto? Non è semplice.
Il mercato ne offre una gamma vastissima: palline colorate, topolini di gomma che squittiscono quando vengono morsicati, gomitoli di pelo e di piume finte, che si muovono da soli oppure che hanno la coda.
Ma per essere sicuri di fare felice il micio, teniamo conto delle sue esigenze, di come lui vede i suoi giocattoli. Il nostro piccolo amico non è in grado di distinguere bene i colori, come accade a tutti gli animali specializzati a cacciare in condizioni di luce scarsa.
Per questa ragione i colori brillanti, tipici di molti giochi, per lui non hanno significato. Non vede però in bianco e nero, come si pensava un tempo.
Recenti esperimenti hanno infatti dimostrato che il gatto riesce a distinguere il verde e il blu e forse anche qualche tono nella scala dei rossi. Preferiamo quindi sempre giochini di questi colori.
L’occhio del gatto, tipico da predatore, è fatto per distinguere bene le forme delle prede, ma non i loro particolari. Il micio quindi non è in grado di vedere bene gli oggetti troppo vicini, mentre possiede una vista acuta da lontano.
Topolini e uccellini di stoffa, con troppi particolari, non gli dicono niente.
L’importante è invece che abbiamo forme e dimensioni “reali”, in modo che il micio li “scambi” per prede e si diverta a tendere loro degli agguati.
UNA PASSIONE PER NASTRI E CORDINI
La mia gatta Amneris è appollaiata sullo schienale della poltrona. La sua espressione è attenta. Mi ha aspettato tutto il giorno e ora vuole giocare. Bene – le dico - cominciamo!
Prendo un pezzetto di spago e ne lego un’estremità ad un tappo di sughero. Poi lo agito davanti al musetto della gatta. E il gioco inizia all’istante. Ecco Amneris che scatta in avanti. Baffi e orecchie sono rivolti verso la corda in movimento, gli occhi spalancati, le zampine bene aperte con gli artigli sguainati: si sta divertendo un mondo ad inseguire sul pavimento quella che per la sua immaginazione è una preda irresistibile. Tutti i gatti adorano giocare con spago, cordini, nastri, fili di lana. Si potrebbe quasi dire che sono i giocattoli migliori per le loro esigenze. Si tratta di oggetti leggeri, facili da mordere, agguantare con le unghie, trascinare via di corsa, trattenere con tutte e quattro le zampe. L’immagine di un gatto che gioca con un gomitolo di lana è ormai un classico e riflette proprio questa innata passione felina. Non dimentichiamo infatti quello che un cordino evoca nell’istinto del micio, e cioè la coda di un topolino, di una lucertola, un serpentello che fugge. Il movimento sinuoso o rapido che imprimiamo alla cordicella, quando giochiamo insieme al nostro gatto, allontanandola e avvicinandola a lui stimola in modo fortissimo l’istinto del predatore. I gatti sono attratti da qualsiasi oggetto che si agita come farebbe un piccolo animale in fuga. Addirittura può essere sufficiente far muovere freneticamente la luce di una torcia elettrica davanti al gatto per scatenare il suo finto attacco. “Finto” perché, è bene ricordarlo, il micio non viene ingannato. Sa benissimo di avere a che fare con uno spago e non con una preda in carne o ossa ma il divertimento è tale che è disposto a passar sopra al trucco. L’importante per lui è assaporare il piacere di essere sè stesso. Però, dobbiamo anche vegliare con attenzione. Giocare con nastri e spaghi può diventare pericoloso, soprattutto se il nostro micio è ancora un cucciolo inesperto. Nella frenesia del divertimento, il gattino può rimanere con le zampine legate e farsi male nel tentativo di sciogliersi. Più si sente intrappolato e più si agiterà finendo per peggiorare le cose. Si può slogare una zampa o, peggio, avvolgersi la corda attorno al collo e rischiare di soffocarsi. Può anche mettersi a mangiare lo spago con conseguenze gravissime per lo stomaco e l’intestino perché la sua lingua ruvida gli impedisce di sputare lo spago, costringendolo invece ad inghiottirlo. Come evitare tutto questo? La prima cosa è essere presenti quando gioca. Lasciamo il nostro piccolo amico libero di divertirsi da solo con palline e topolini finti ma stiamo con lui quando usa spaghi e affini. Se siamo noi a dirigere il gioco, tirando il cordino e facendoci inseguire, non solo il gatto si divertirà di più ma lo farà in maniera più sicura. Usiamo corde non eccessivamente lunghe e stiamo attenti che il micio non se le avvolga attorno al corpo. Usiamo materiali soffici e non di plastica, ma abbastanza resistenti in modo che non vengano tranciati dai morsi. E poi, quando vediamo che il nostro amico è stanco, nascondiamo il tutto per la prossima volta.
Un piccolo trucco per farlo davvero felice? Mettiamo i suoi cordini preferiti a contatto con dell’erba gatta essiccata. Il suo nome esatto è Nepeta cataria e la si può trovare nei negozi per animali o nelle erboristerie. Il suo profumo manda in estasi il micio e se avvolgiamo di questo aroma le sue cordicelle preferite, gli faremo il più gradito dei regali.
Roberto Allegri
I giocattoli per gatti sono centenari
Ho appena comprato un nuovo giocattolo per i miei gatti. Una specie di topolino colorato, morbido e ricoperto di pelo finto, attaccato ad uno spago per farlo muovere come fosse un animaletto vivo. Lo tengo da parte, chiuso nell’armadio, per quando il freddo costringerà i miei piccoli amici chiusi in casa. E, senza insetti e lucertole da inseguire, si annoieranno.
Amo regalare giocattoli ai gatti. So bene che non ne hanno un vero e proprio bisogno e che per divertirsi a loro basterebbe anche un pezzo di corda con un tappo di sughero legato ad un’estremità. Però il fatto di scegliere un giochino, di presentarlo come fosse una sorpresa, di vedere la curiosità negli occhi dei gatti e la foga con cui dimostrano di gradire la novità, mi mette sempre di buonumore.
Oggi, trovare un giocattolo per gatti è facilissimo. Anzi, ve ne è un’offerta talmente vasta che a volte non si sa quale comprare. Ce ne sono di tutti i tipi, forme e colori, silenziosi o rumorosi, pesanti e leggeri.
Si potrebbe pensare che tutti questi oggetti siano il frutto della moderna società dei consumi, delle varie mode che ormai hanno completamente invaso anche il mondo degli animali domestici. E si potrebbe pensare che solo negli ultimi dieci anni il mercato abbia cominciato sul serio a preoccuparsi del divertimenti dei nostri amici a quattro zampe. Ma la realtà è che i giocattoli per gatti non sono un’invenzione recente. Hanno più di un secolo.
Fu il dottor A. C. Daniels, un imprenditore americano di Boston, ad inventare per primo, nel 1878, i giocattoli per i mici. Sono due le invenzioni geniali del dottor Daniels che ancora oggi vengono prodotte e vendute: per prima cosa egli costruì delle palline di legno cave al cui interno poteva essere collocata la Nepeta cataria, la famosa “erba gatta” il cui profumo fa impazzire di gioia i piccoli felini. Quando, col tempo, il profumo inebriante diminuiva, l’erba nelle palline poteva essere sostituita. Il colpo di genio fu però realizzare dei sacchetti di erba gatta fatti di flanella grigia, cuciti a forma di topolino. Il nuovo giocattolo era perfetto. Non solo profumava in modo irresistibile ma era anche morbido. Così i mici potevano afferrarlo con le unghie e farlo volare sopra la testa, oppure addentarlo come fosse stato un preda vera.
I criteri usati da Daniels, l’abbinamento cioè di un oggetto tenero e allo stesso tempo resistente con la Nepeta cataria, sono ancora oggi validi e rappresentano le caratteristiche principali dei giocattoli per gatti più richiesti.
Roberto Allegri