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Curiosità sul mondo dei mici

La Pet Therapy e i gatti di Florence Nightingale

Il campo della Pet Therapy, cioè quell’insieme di terapie che utilizzano il contatto con gli animali, è in continua espansione. Si fanno sempre nuove scoperte sui poteri curativi degli animali che, soprattutto se si tratta di cani e gatti, vengono ritenuti ormai vere e proprie medicine. Ad esempio sono estremamente validi nella cura delle cefalee nei bambini. E’ quanto riportato di recente dalla “Società Italiana per lo Studio delle Cefalee”. Una ricerca svolta su 40 pazienti nell’ospedale San Carlo di Nancy a Roma, ha dimostrato che giocare con un cane o un gatto porta enormi benefici nei bambini e negli adolescenti affetti da cefalea. I risultati ottenuti sono così buoni da far considerare la Pet Therapy una terapia sostitutiva a quella tradizionale che utilizza i farmaci.

I meravigliosi effetti degli animali sui pazienti degli ospedali erano ben noti anche a Florence Nightingale, la famosa infermiera che alla fine dell’Ottocento rivoluzionò il modo di assistere i malati. La Nightingale era una grande amante dei gatti e nella sua vita ne possedette oltre sessanta. Spesso portava con sé nei suoi viaggi i piccoli amici, specie un persiano di nome Bismark, e li conduceva a far visita ai pazienti negli ospedali, convinta fin da allora degli straordinari benefici che i gatti sapevano portare a chi soffre.

ROBERTO ALLEGRI

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