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L'alimentazione dei gatti

Consigli su cosa e come dare da mangiare al gatto.

IL PIATTO

Quando abbiamo ospiti a cena, non ci preoccupiamo solo del cibo ma anche di come servirlo: le pietanze ci piace portarle in tavola in un piatto adeguato. Se viviamo con un gatto, dobbiamo imparare a fare lo stesso anche per la sua ciotola. Il micio è estremamente esigente quando si tratta di mangiare, e pretende che si osservino regole precise per il contenitore della sua pappa.

Prima regola, il materiale di cui è fatta la ciotola. Se possibile, è meglio non usare la plastica perché nella maggior parte dei casi ha un cattivo odore che non si riesce ad eliminare nemmeno col lavaggio. Noi lo avvertiamo poco, ma l‘acuto olfatto del micio invece sì, perciò sono da preferire contenitori in metallo o ceramica.

Seconda regola, le dimensioni. Il piatto del micio deve essere largo perchè il nostro amico detesta dover piegare i baffi per raggiungere il cibo.

Terza, la posizione: mai mettere la ciotola della pappa accanto alla vaschetta della lettiera. Anche i gatti allo stato selvatico, compresi i grossi felini come leoni o tigri, non mangiano mai nei pressi del luogo dove fanno i loro bisognini. E’ una abitudine igienica che se non rispettata spinge i gatti a rifiutarsi categoricamente di mangiare.

Ultima regola, ma non meno importante, la pulizia. Si deve lavare spesso la ciotola del micio, perchè odia sentire l’odore del pasto precedente. Ma attenzione: sciacquiamola per bene sotto l’acqua, senza usare detersivi. Molte volte lasciano profumi che il naso del nostro piccolo amico avverte immediatamente.

ROBERTO ALLEGRI

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L'ALLATTAMENTO DEI GATTINI

Mamma gatta allatta i gattini generalmente per una cinquantina di giorni. Lo svezzamento progressivo può iniziare a partire dalla quarta settimana, quando i cuccioli cominciano a esplorare spontaneamente i dintorni del nido materno. In caso che mamma gatta non riesca ad allattare i gattini, si dovrà ricorrere all' allattamento artificiale:

ALLATTAMENTO ARTIFICIALE DEI GATTINI

Un cucciolo ha la necessità di mangiare regolarmente, con un intervallo tra un pasto e l'altro che varia da 2 a 6 ore a seconda dell’età.

  • Cuccioli da 0 a 10 giorni è necessario che mangino ogni 2 ore durante il giorno, ogni 3 ore la notte.
  • Cuccioli da 10 a 15 giorni è necessario che mangino ogni 3 ore durante il giorno, ogni 4 ore la notte.
  • Cuccioli da 15 a 20 giorni è necessario che mangino ogni 4 ore durante il giorno, ogni 5 ore la notte.
  • Cuccioli da 20 a 30 giorni è necessario che mangino ogni 5 ore durante il giorno, ogni 6-7 ore la notte.

L’alimentazione deve essere fino ai 30 giorni esclusivamente a base di latte apposito in polvere per cuccioli (consiglio in primis "KMR" liquido o in polvere, "Primolatte gattino" della Bayer, il latte in polvere della Royal Canin. Sconsiglio invece il "Lactol" in quanto molte volte è stato causa di gravi blocchi intestinali) oppure a base di latte di capra intero o ancora si può usare la seguente ricetta, molto usata e che ha dato ottimi risultati (provata anche da molti utenti del forum):

- 200 ML DI LATTE DI CAPRA INTERO OPPURE LATTE VACCINO INTERO (meglio quello vaccino)

- 1-2 CUCCHIAINI DI PANNA DA CUCINA

- UN TUORLO D'UOVO (separare bene il tuorlo cercando di non romperlo e gettare tutto l'albume, poi con una siringa senza ago fare un piccolo foro sulla pellicina e aspirare, avendo cura di non aspirare anche la pellicina. Attenzione all'albume, perchè provoca diarrea ai cuccioli)

- UN CUCCHIAIO DA MINESTRA DI MERITENE VANIGLIA (è in polvere sono proteine del latte si trova in farmacia è della Novartis ma non è indispensabile)

Mescolare il tutto e sbattere bene, usate un biberon per bambini.
Questo latte composto dura in frigorifero 3-4 giorni, riscaldate solo quello che vi serve per il pasto.

Piccola aggiunta.
Se notate che il micio fa cacchina gialla e molle, allora vuol dire che è super alimentato, dimezzate le dosi di uova e panna.

Può capitare in una cucciolata che ci siano cuccioli che hanno bisogno di latte più leggero.

Il cucciolo deve mangiare al giorno il 25-30% del suo peso corporeo diviso per i vari pasti della giornata.
Per esempio, un cucciolo di 100 grammi deve mangiare al giorno dai 25 ai 30 ml di latte.
La quantità di latte che deve mangiare naturalmente deve aumentare in base all’aumento del peso del cucciolo.
Un cucciolo ben alimentato deve avere ogni giorno un aumento anche minimo (5 grammi).
Se l’aumento di peso non c’è, o si sta dando troppo poco latte oppure il latte non è abbastanza sostanzioso oppure ancora, il cucciolo non assimila.

Il latte va somministrato a una temperatura di circa 38 gradi.

Per somministrare il latte ci sono gli appositi biberon che però possono rivelarsi pericolosi se il flusso di latte è troppo veloce perché potrebbe andare di traverso, finire nei polmoni e causare polmonite ab ingestis che porta il cucciolo alla morte in massimo 48 ore.
Uno strumento meno pericoloso è la siringa, privata naturalmente dell’ago, perché il flusso del latte è minore e minore è il rischio che vada di traverso.

Non bisogna mai costringere un cucciolo che non succhia a mangiare con questi due strumenti perché il latte va di traverso con le conseguenze sopra descritte.
Premere solo per fare uscire una goccia di latte da far assaggiare al cucciolo.

In alternativa si possono usare anche dei contagocce, ma alimentare un cucciolo con il contagocce è molto laborioso.
Tendendo conto che 30 gocce sono 1 ml di latte, se un cucciolo deve mangiare un pasto di 5 ml, gli si devono dare 150 gocce, e sinceramente la cosa diventa lunghissima.
Il contagocce è da prendere in considerazione solo se non si riesce a fare in altra maniera e solo avendo molto tempo e pazienza a disposizione.

Per alimentare un gattino difficile si può ricorrere a un sondino gastrico che si trova in farmacia e che come sigla ha "K31".
Questo sondino va introdotto direttamente nello stomaco attraverso la bocca e il latte in quel modo passa direttamente al suo interno.
Alimentare con la sonda non è difficile, bisogna solo fare attenzione a non finire nei polmoni.
Per sapere se siamo finiti nello stomaco o nei polmoni c’è un solo metodo.
Se si prende la via de polmoni la sonda scenderà solo di 3-4 cm e poi si bloccherà, se si va nello stomaco la sonda scende di 10 cm o anche più a seconda della grandezza del gattino.

Per prendere la misura esatta, si prende la sonda la si appoggia alla bocca del cucciolo, al si fa arrivare esternamente fino all’ombelico e poi si fa un segno con il pennarello, in quel modo si è del tutto sicuri.

Arianna (zaari70) mordergattona del forum di micimiao

Tratto da: " Cosa fare quando si trova un gattino abbandonato regole base da seguire per farlo sopravvivere e alimentarlo al meglio"

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SVEZZAMENTO

Si può iniziare ad alimentare i piccoli con cibo diverso dal latte materno verso le 3 settimane di età, usando del latte commerciale per gattini somministrato con un cucchiaino. Dopo pochi giorni potete addizionarlo con dei croccantini e cibo umido per gattini in crescita, oppure con degli omogeneizzati a base di pesce o carne: 1 parte di cibo secco più 3 parti di latte o acqua, oppure 2 parti di cibo in scatola o fresco più una parte di latte o acqua.

Riscaldate il cibo e mettetelo in una ciotola poco profonda e incoraggiate i piccoli spalmandogli un pò di pappa sulle loro labbra, facendo attenzione a non farlo entrare nelle narici, oppure intingetevi un pò un dito e metteteglielo in bocca.

Appena i micetti avranno imparato a mangiare da soli, toglietegli gradatamente l'acqua o il latte dalla miscela.

Lo svezzamento si completerà intorno alle 6 - 8 settimane, ma è comunque consigliabile somministrare il cibo per gattini fino a 9 mesi di età.

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L'ALIMENTAZIONE DEL GATTO ADULTO

Per soddisfare i fabbisogni nutrizionali del vostro gatto, potete scegliere tra un cibo fatto in casa e gli alimenti di produzione industriale venduti nei negozi.

Un cibo casalingo è un pasto che preparate voi stessi con ingredienti come riso, la carne, gli ortaggi... Così facendo, potete controllare di persona la qualità della composizione, ma ci sono inconvenienti, quali il costo, il lavoro di preparazione, e, cosa più grave, il rischio di squilibri nutrizionali, nel caso in cui la razione da voi preparata non contenga quantità sufficienti di tutti i principi nutritivi di cui il vostro gatto ha bisogno. Le fonti di proteine non sono unicamente le carni ma, se ben tollerati, si possono anche usare in alternativa uova, formaggio o pesce. Il fegato può essere usato, ma solo in piccole quantità, per il fatto che può provocare diarrea, oltre a una ipervitaminosi A con conseguenze gravissime.

La carne (muscolo) può costituire gran parte della razione giornaliera, ma da sola non basta a soddisfare i fabbisogni, perciò è utile integrare la dieta con altri alimenti contenenti sopratutto grassi e, in minor misura, zuccheri e fibra.

Il latte può essere somministrato dopo lo svezzamento e costituisce un ottimo alimento, ma in certi soggetti può provocare diarrea per la diminuita produzione di lattasi, un enzima che permette la digestione del lattosio.

Lo yogurt, come altri latticini, può essere utilizzato come fonte di proteine in alternativa o in aggiunta alla carne. I dolci in generale andrebbero evitati, in modo assoluto nei gatti diabetici ed in genere negli animali in sovrappeso. Il gelato, se non provoca diarrea, può essere concesso a piccole dosi.

Sono da evitare le ossa e le lische di pesce, poiché vi è il pericolo che possano scheggiarsi e causare gravi danni a esofago, stomaco e intestino.
I conservanti usati negli alimenti per umani possono essere dannosi. Non dategli i vostri cibi confezionati. Proibiti anche cioccolato, dolci, cibi speziati e molto salati, formaggi stagionati e legumi.


Altro errore commesso è l’aggiunta di integratori vitaminici e minerali: le intossicazioni da vitamina D e A, a causa delle integrazioni superflue con oli di pesce, sono più diffuse della loro carenza e possono portare a squilibri nel metabolismo minerale nel suo complesso. Perciò, se il gatto è in buona salute e viene nutrito con una dieta equilibrata, non necessita di alcuna integrazione minerale o vitaminica, a meno che non sia il vostro veterinario a prescriverla.

Gli alimenti di produzione industriale hanno il vantaggio di essere più economici e di contenere tutti i principi nutrizionali di cui un gatto ha bisogno.

Vengono preparati con cura, utilizzando gli ingredienti migliori e rispettando le regole sanitarie simili a quelle dell'alimentazione umana.

Questi alimenti sono molto apprezzati dai gatti. Si raccomanda di nutrire il vostro gatto rispettando le razioni giornaliere indicate su ogni confezione.

I cibi umidi (sia bocconcini che paté ) sono molto gustosi ed essendo simili al prodotto fresco, stimolano l'appetito dell'animale. Sono alimenti caratterizzati da un'alta digeribilità.

Sono alimenti veloci da preparare e si servono facilmente dalla scatoletta. Una volta aperta la confezione, è consigliabile tenerlo in frigorifero, poiché il cibo umido si deteriora facilmente.

I paté, che hanno l'aspetto di carne pressata, va direttamente sminuzzato utilizzando un coltello o una forchetta nella scodella della pappa.

I bocconcini non hanno bisogno di essere sminuzzati: basta versarli direttamente nella della pappa.

Si raccomanda, alla fine di ogni pasto, di pulire con attenzione la ciotola del gatto, per evitare che il cibo residuo deteriorandosi possa sviluppare microrganismi pericolosi.

I cibi umidi non hanno bisogno di essere integrati con altri generi di alimenti. Sono, infatti formulati in modo da garantire all'animale una dieta bilanciata.

Gli alimenti secchi (crocchette) ha il vantaggio di non andare a male nella ciotola, si adatta dunque perfettamente al comportamento dei gatti, i quali amano fare più pasti nel corso della giornata. Infine le crocchette, se esposte all'aria, emanano un odore meno forte.

Si è sentito spesso dire che le crocchette non vanno bene per i gatti, perché potrebbero avere problemi urinari, come la cistite e i calcoli. Questo è falso: un alimento secco formulato correttamente è tanto efficace nella prevenzione dei problemi urinari quanto un alimento umido.

Se cambiate il tipo di alimentazione, è bene farlo in modo graduale, in modo da evitare che il vostro micio faccia feci molli o diarrea, vi raccomando di miscelare in quantità crescente l'alimento nuovo con quello vecchio, per giungere infine alla sostituzione completa non prima di due settimane.

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ALIMENTAZIONE PER IL GATTO ANZIANO

L'inizio dell'invecchiamento viene, in genere, collocato intorno ai 10 anni di età. Una delle prime esigenze che muta nel gatto anziano è l’alimentazione. L'apparato digerente, infatti, tende con l'avanzare degli anni a essere meno efficiente, le capacità olfattive si riducono e possono manifestarsi problemi a livello masticatorio. Per questo motivo, si deve far seguire al gatto una dieta bilanciata a base di prodotti formulati proprio per soggetti anziani. La dieta bilanciata garantisce una migliore qualità della vita, rallenta i processi di invecchiamento e può prevenire le malattie che più facilmente li colpiscono.

E' sconsigliata la dieta casalinga: spesso, infatti è difficile dosare in modo equilibrato gli alimenti necessari per il mantenimento di un animale anziano. L'apporto ideale di proteine, fibra, vitamine e sali minerali e di tutti gli elementi necessari per coprire il fabbisogno energetico di un gatto senior sono invece garantiti dai cibi pronti, specifici per gatti adulti, attenendosi alle quantità riportate sulle singole confezioni, senza mai superare le dosi consigliate.

L'alimento dovrà essere friabile e tenero da masticare, appetibile per compensare l'abbassamento dell'olfatto, con i migliori ingredienti proteici e arricchito con sostanze grasse per una migliore digeribilità. La vitamina C, la E e un ridotto tenore di fosforo sono benefici. Un apporto equilibrato di fibre alimentari favoriscono la digestione.

Non vanno dati assaggi, in particolare avanzi alimentari della tavola, per evitare che diventi obeso, affaticando così la circolazione sanguigna e la respirazione.

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