Pronto Soccorso per gatti e cani

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Manuale pronto soccorso gatti cani

Sezione 3

 

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COME DIAGNOSTICARE UNA FRATTURA?

Le fratture agli arti si verificano a seguito di incidenti o maltrattamenti. Il cane o il gatto non riescono ne ad appoggiare l'arto fratturato che appare inerte ed il più delle volte gonfio e deformato. Le fratture possono essere di due tipi: "chiuse" o "aperte", nel primo caso la cute ed i tessuti al di sopra dell'osso fratturato sono intatti, mentre nel secondo sono lacerati ed i due monconi ossei appaiono all'esterno.

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COME COMPORTARSI DI FRONTE A FRATTURE APERTE?

Non si devono assolutamente muovere i due monconi ma occorre limitarsi a pulire la ferita con acqua ossigenata o acqua bollita e ricoprire l'arto con una garza sterile o con un panno pulito senza tentare di immobilizzarlo e recarsi immediatamente dal veterinario.

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COSA FARE DI FRONTE AD UNA FRATTURA?

In presenza di un arto fratturato l'intervento immediato ha lo scopo di limitarne i movimenti in attesa di giungere dal veterinario. L'arto fratturato va maneggiato con estrema delicatezza, senza sottoporlo a trazioni o torsioni, o peggio tentare di rimettere in posizione corretta i monconi ossei. La parte lesa va protetta con cotone, bende o giornali su cui è possibile appoggiare dei supporti rigidi come stecche di legno o cartone che devono essere fissati con del cerotto. (vedi foto sotto)  

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COME TRATTARE UNA FERITA DA TAGLIO?

Le ferite alle zampe provocano emorragie piuttosto abbondanti poiché questa regione è riccamente vascolarizzata. La prima cosa da fare è arrestare la fuoriuscita di sangue: come laccio emostatico è possibile utilizzare un fazzoletto, una cravatta o una cintura che vanno annodati attorno all'arto dell'animale al di sopra della ferita. Va allentato ogni 5 minuti e non deve essere lasciato per più di mezzora. Se non è possibile ricorrere subito all'aiuto del veterinario occorre tagliare il pelo attorno alla ferita e disinfettarla accuratamente con acqua ossigenata, quindi asciugarla ed applicarvi una pomata antibiotica prima di bendarla. Terminate queste operazioni si può togliere il laccio. Se l'emorragia si arresta e la ferita non è di grandi dimensioni è sufficiente cambiare il bendaggio e rinnovare l'applicazione della pomata tutti i giorni, altrimenti è fondamentale l'intervento del veterinario. Le ferite presenti sul tronco vanno lavate, disinfettate con acqua ossigenata e tamponate con ghiaccio per fermare l'emorragia. L'intervento del veterinario è comunque indispensabile nel caso di ferite ampie che necessitano punti di sutura.

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COSA FARE IN CASO DI FERITA DA MORSO?

Le ferite da morso sono frequenti nei cani e e nei gatti in seguito a colluttazioni. Se la ferita è di circa due centimetri di lunghezza e poco profonda è sufficiente tagliare accuratamente il pelo ai margini della lesione e, dopo aver disinfettato con acqua ossigenata, applicare una pomata antibiotica. In questi casi una sutura non solo non è necessaria, ma è sconsigliabile poiché non consente l'allontanamento di eventuali raccolte sierose, ematiche o purulente. Nei giorni successivi si deve tenere pulita la parte mediante lavaggi con acqua ed amuchina e schiacciare dolcemente la zona circostante per fare fuoriuscire i liquidi che possono formarsi e ripetere l'applicazione della pomata due volte al dì, somministrando, se vi è un interessamento dei tessuti circostanti, degli antibiotici per via generale. Se la ferita è ampia e vi è uno scollamento di una larga parte dei tessuti sottostante occorre lavare e disinfettare la parte; se è il caso, limitare l'emorragia applicando compresse di ghiaccio e cotone emostatico e ricorrere immediatamente all'intervento del veterinario.

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COSA FARE IN CASO DI PUNTURA DI INSETTO?

Le punture d'insetto a volte causano nei cani e nei gatti una sintomatologia che mette in grave allarme i proprietari. L'animale incomincia improvvisamente a gemere ed a sfregarsi il muso, che nel giro di pochi minuti si gonfia a tal punto da rendere l'animale irriconoscibile e da ridurre gli occhi a due sottili fessure. Si tratta di attacchi allergici provocati dalle sostanze tossiche prodotte da ragni, api e calabroni. In rari casi l'edema può estendersi alla bocca, alla laringe ed alla faringe causando delle difficoltà respiratorie a volte con conseguenze drammatiche. Se si riesce ad individuare il luogo preciso della puntura occorre controllare che non vi sia rimasto infisso il pungiglione, che di dovrà rimuovere con una pinzetta. Sul luogo della puntura applicare del ghiaccio o compresse di acqua fredda. La terapia per via generale è basata sulla somministrazione di cortisone per mezzo di un'iniezione sottocutanea. In assenza di miglioramenti la terapia può essere ripetuta dopo 8-10 ore. Nella maggior parte dei casi la sintomatologia scompare dopo 24 al massimo 36 ore, in ogni caso è bene contattare contattare il veterinario.

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AVVELENAMENTI

Gli avvelenamenti e le intossicazioni il più delle volte sono trattate dal veterinario con terapie sintomatiche (cioè destinate a combattere i sintomi) e con generiche terapie disintossicanti. Questo perché molte volte la sostanza responsabile dell'avvelenamento rimane sconosciuta ed in altri casi non è disponibile l'antidoto verso un determinato tossico.

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COME AGIRE IN CASO DI INGESTIONE DI SOSTANZE TOSSICHE?

Sia nel caso di ingestione di sostanze che di piante velenose possono comparire le più disparate alterazioni a seconda dell'azione del principio tossico. I sintomi più comuni sono: - rifiuto assoluto del cibo, vomito e diarrea (a volte con sangue); possono essere anche presenti: ecchimosi diffuse sul corpo (avvelenamento da topicidi anticoagulanti) aumento della salivazione, tremori muscolari e convulsioni; in altri casi l'animale può apparire fortemente depresso o addirittura incosciente, con le pupille dilatate ed avere una temperatura corporea al di sotto della norma. Non ricorrete a rimedi casalinghi, come la somministrazione di latte che in alcuni casi può peggiorare la situazione favorendo l'assorbimento del tossico, o quello di indurre il vomito, che in caso di ingestione di caustici può aumentare l'entità delle lesioni. Occorre comunque recarsi con urgenza dal veterinario.

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COME AGIRE IN CASO DI CONTATTO CON UN TOSSICO?

Le sostanze tossiche possono, pur non essendo ingerite, espletare la loro azione da contatto con il corpo dell'animale (cute, occhi, bocca). In questi casi è fondamentale detergere accuratamente la zona colpita con acqua tiepida e sapone neutro. Se risultasse impossibile la rimozione del prodotto (vernici, catrame) non si deve ricorrere all'utilizzo di solventi, ma si taglia il pelo imbrattato. La lesione deve essere medicata con una pomata antibiotica, coperta con una garza e sottoposta ad un controllo dal veterinario

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COME CURARE USTIONI E SCOTTATURE?

Nei cani e nei gatti le ustioni possono essere causate da incidenti domestici: contatto con acqua, caffè od olio bollenti e da eccessiva esposizione al calore del phon dopo i lavaggi. Frequentemente nei gatti randagi, l'ustione è provocata dal passaggio degli animali su parti surriscaldate delle automobili. La gravità delle ustioni si valuta in base alla loro estensione e profondità. Nelle ustioni superficiali il pelo appare bruciacchiato e la cute è arrossata e coperta di vescicole (rigonfiamenti dell'epidermide pieni di liquido chiaro) a cui fanno seguito delle croste. In questi casi è opportuno applicare immediatamente sulla lesione dell'acqua fredda o delle compresse di ghiaccio per una ventina di minuti ed in seguito applicare un'apposita pomata contro le bruciature. Le ustioni profonde sono caratterizzate dalla sofferenza degli strati più profondi della cute che appare erosa e di colorito nerastro o biancastro a causa della morte dei tessuti. In questi casi occorre detergere la lesione usando abbondante acqua fredda, spruzzata con siringhe, precedentemente bollita e ricoprirla con garze sterili in attesa dell'assistenza veterinaria che va ricercata con la massima urgenza.

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